Nonostante la colomba pasquale come la conosciamo noi sia un’invenzione commerciale del secolo scorso, esistono anche leggende che legano questo dolce ai Longobardi.
Una di queste narra che Alboino durante l’assedio di Pavia, che poi sarebbe diventata la capitale del regno longobardo, si vide offrire da una ragazza un dolce in quella forma, che gli piacque così tanto da risparmiare dalla morte tutti gli abitanti della città lombarda.
Una seconda versione racconta invece che fu il cavallo di Alboino, che, sfiancato dopo il lungo assedio, al momento di entrare in città si riprese solo dopo aver visto una ragazza che portava un dolce di quel tipo.
La terza leggenda invece si svolge sempre a Pavia, ma ha come protagonisti San Colombano e la regina longobarda Teodolinda. Quest’ultima offrì al prestigioso ospite un pranzo sontuoso, che però poco si prestava al periodo quaresimale, per cui il santo e il suo entourage gentilmente lo rifiutarono. La regina si offese e il santo, con grande comprensione, le disse che avrebbero mangiato tutto ma solo dopo una benedizione. E dopo che questa benedizione fu fatta, il cibo si trasformò in bianche colombe di pane.
Nell’immagine, la regina Teodolinda in una miniatura.
Buona Pasqua.