Sono ipocondriaco e una volta sono svenuto per una normale radiografia, sotto gli occhi sbigottiti del tecnico. Quando vado dal medico, cerco di minimizzare le cose che gli dico, e se lui mi fa una domanda del tipo “ti fa più male qui oppure qui?” io cerco di prevedere la risposta migliore, quella che suggerisce la prognosi più lieve, e dico quella, con evidenti conseguenze negative per una corretta diagnosi, ma tant’è.
Se sento parlare di una malattia, il giorno dopo ne ho i sintomi, anche se si tratta di una rara febbre tropicale mai arrivata in Europa, e che colpisce soltanto gli elefanti femmina. Per fortuna la vista del sangue non mi fa alcun effetto perché sono daltonico e quindi qualche anno fa ho potuto lavorare in un ospedale ma anche lì mi portavo a casa la sera tutte le malattie, magari se ricoveravano una famiglia per intossicazioni da funghi io avevo il mal di stomaco.
Però è stata una delle esperienze più belle della mia vita, essere al servizio di chi sta attraversando un periodo difficile è una gran cosa, e forse se io mi prendo un po’ di preoccupazione, la tolgo agli altri, magari fosse così, c’è anche un proverbio, mal comune mezzo gaudio.
Salute!