“Andate al museo a cercare le statue di un Diogene, un Socrate o quale altro saggio volete: vi troverete al cospetto di una sfilza di calvi.
Un Apollonio e qualche altro affabulatore sono in realtà forniti di chioma ma appaiono calvi alla folla dominata dalle loro parole, dalla loro potente ciarlataneria: cosa riconosciuta dai legislatori quand’essi valutano onorevole la saggezza e riservano le pene agli stregoni. Con ciò, io ammiro Apollonio e vorrei che facesse parte davvero della schiera dei calvi.
Insomma, chi è saggio è calvo, chi non è calvo non è saggio.”