C’è imbarazzo, da dove comincio, mi chiedi, da dove vuoi, rispondo, forse da bambino, può essere un’idea, comincia il racconto, che poi si interrompe, faccio una domanda, ottengo una risposta, e poi si divaga, la storia è interessante, andiamo fino in fondo, ma poi torniamo all’inizio, questo non interessa a nessuno, dici, a me invece interessa, dico, e si prende un’altra strada, vedi che avevo ragione, e i nomi diventano tanti, qualcuno lo confondo, interrompo un istante, ma questo chi sarebbe, l’imbarazzo è passato, la conversazione è piacevole, i dolori vengono fuori, quella è una lacrima, ma pure le gioie, quello è un sorriso, mi ripeti una parola, il taccuino si riempie, questa te la racconto io, e tu mi ascolti, ci facciamo un caffè, mentre pensi ad una cosa, e con la tazzina in mano, poi me la dici, sarebbe bella una foto qui, ce l’ho, la devo solo trovare, magari la prossima volta, sono passate due ore, fermo il registratore, la tua storia sta diventando un po’ mia, sarà bellissima, vedrai.
Il mestiere di biografo, da quasi trent’anni.