Lunedì 2 dicembre
Pullman
Fra Agrigento e Catania
“Dunque, tutte le persone felici da una parte, e quelle infelici dall’altra!”, grida la conducente del pullman. “Lei è felice o infelice?”
“Felice!”
“Allora si scelga un posto vicino al corridoio. Lei invece è felice o infelice?”
“Insomma.”
“Allora è infelice, si accomodi vicino al finestrino. Lei cosa fa, perché cambia posto?”
“Pensavo di essere infelice, ma tutto sommato…”
“Eh, non è che possiamo perdere tempo relativizzando tutto, qua o si è felici o infelici.”
“Allora rimango tra gli infelici, che non si sa mai.”
“Bene, partiamo, e quando siamo in superstrada, tutte le persone felici diano metà della loro felicità a quelle infelici, e queste ultime diano metà della loro infelicità alle prime. Va bene?”
“Va bene”, si sente mormorare.
“Più forte! Va bene?”
“VA BENE!”, si sente esclamare, ma le persone felici con meno convinzione.
“Ecco, ora c’è più giustizia e viaggiamo con tranquillità, che la vita è lunga e va affrontata con lo spirito giusto.”
Uno scossone mi sveglia, e il sogno svanisce, “Dove siamo?”, chiedo alla persona seduta accanto a me.
“A Catania!”
“Ne sono felice”, dico.
“Pure io”, risponde.