Oggi mi è accaduto un fatto che ha del prodigioso.
Ho aperto il cofano della mia auto, ho una Panda piuttosto agée, e non riesco a descrivervi la mia meraviglia nell’osservare il vaso di espansione del circuito di raffreddamento, non pieno del liquido apposito, ma colmo di olio motore!
L’ho portata subito dal meccanico, che dopo aver visto anche lui, e valutato l’entità del danno, mi ha rivolto uno sguardo interrogativo, e mi ha poi domandato se ero intenzionato a ripararla. Alla mia risposta affermativa, hanno cominciato a luccicargli gli occhi, si è allontanato un attimo, ma ho sentito che ha chiamato la moglie per dirle che potevano cambiare la caldaia. Nel frattempo le persone che erano lì nell’officina si sono avvicinate, e mi hanno fatto le congratulazioni, chi mi dava la mano, chi una pacca sulla spalla. Una signora che passava lì davanti, saputa la cosa, mi ha fatto baciare il suo bambino, e una ragazza giovane si è fatta un selfie insieme a me.
In poco tempo, il piazzale antistante l’officina si è riempito di gente, chi applaudiva, chi gridava il mio nome Marcello alé, Marcello alé, e dopo la cosa è diventata impressionante, mi hanno preso in braccio e mi hanno portato in processione fino alla chiesa parrocchiale, dove il parroco – a cui era già arrivata la notizia – ha sciolto le campane a festa e tutti siamo entrati, io sempre in groppa ad uno, e si sono messi tutti in ginocchio a recitare il Te Deum. Terminata la cerimonia, che mi ha commosso non poco, sono stato preso dal Sindaco e dalla giunta comunale che mi hanno voluto donare le chiavi della città e insignirmi della cittadinanza onoraria per meriti economici.
Un pomeriggio indimenticabile, ora aspetto il preventivo.